DA NON PERDERE!

Fortezza dei Guiderocchi, Foresta di San Gerbone.


Itinerario di cresta che percorre il lungo crinale spartiacque tra il fiume Tronto e il fiume Castellano, per secoli confine tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa. Attualmente è parte del Sentiero Italia.

LUOGO DI PARTENZA Valico di San Paolo
LUOGO DI ARRIVO Macera della Morte
REGIONE Marche
COMUNI Acquasanta Terme, Arquata del Tronto
AREA INTERESSATA Monti della Laga (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga)
GRADO DI DIFFICOLTA’ E
DIMENSIONI
Lunghezza: 14,5 Km
Durata: 9 ore e mezzo
DISLIVELLO
 Salita: 1200 m circa
 Discesa: 1200 m circa
PERIODO CONSIGLIATO Estate, autunno
CARTOGRAFIA SPECIFICA Monti della Laga – Società Editrice Ricerche
GUIDA SPECIFICA Monti della Laga le più belle escursioni – Società Editrice Ricerche
SEGNALETICA Parziale
ACCESSIBILITA’ PER DISABILI No
RICETTIVITA’

Informazioni disponibili sul sito del Comune di Acquasanta Terme: www.comune.acquasantaterme.ap.it/c044001/zf/index.php/locali-pubblici

PUNTI DI ACCESSO
In auto: valico di San Paolo. Con i mezzi pubblici: autobus di linea Acquasanta-San Martino
PUNTI D’INTERESSE Fortezza dei Guiderocchi, Foresta di San Gerbone, Macera della Morte

www.caiascoli.it   –   www.auaa.it/articoli-escursionismo/216-crestra-di-san-paolo

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Dal valico alla Rocca

 Dal valico di San Paolo (950 m circa) s’imbocca il netto sentiero che, verso ovest, segue il crinale che divide la valle del Castellano da quella del Tronto. Dopo un breve tratto, si lascia a sinistra il sentiero (960 m circa) che scende verso la frazione San Martino e quello che in piano prosegue lungo la cresta e si devia nettamente a destra attraverso un’esile traccia che rimonta lo sperone roccioso sulla destra. Attraversando i prati si raggiungono infine i ruderi della Fortezza (Rocca di Montecalvo, 1075 m).
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Rocca – Pratolungo

Ritornati al bivio (960 m) si prosegue in piano per un lungo tratto caratterizzato da grosse e suggestive balconate di arenaria usate anche dagli amanti del boulder. Tra boschi e radure si prosegue sul sentiero e dopo un lungo tratto – superati il colle dell’Araglione, il monte Libretti (1216 m) e il colle Pidocchi (1469 m) – si raggiunge la radura di Pratolungo (1500 m circa). 
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Pratolungo – Macera della Morte

 Superata la radura (1700 m circa) il terreno si fa più pianeggiante. Entrati nella foresta di San Gerbone (bosco demaniale con faggi e abeti bianchi), si segue una vecchia pista che tra alti faggi oltrepassa Costa la Tana e il monte Cesarotta (1800 m) giungendo infine alla cima Fonteguidone (1863 m). Qui si abbandona definitivamente il bosco e si scende all’omonima sella (1842 m, sorgente poco più in basso) per risalire quindi verso il Monte li Quarti (1954 m). Il sentiero continua obliquando sotto la cima della Macera e raggiunge il Termine (2022 m, cippo confinario di tre regioni: Marche, Abruzzo e Lazio). Un ultimo breve e ripido tratto per raggiungere la cima alla Macera della Morte (2073 m).

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